Quache giorno fa la notizia della scomparsa del Prof. Slavicek è rimbalzata sul web toccando il cuore e la mente di molti di noi per i ricordi che ad egli ci legano. Noi, come FEDERODONTOTECNICA, abbiamo voluto onorare la sua memoria con il ricordo del Maestro Max Baldin, Coordinatore Internazionale per la Mitteleuropa.
…In ricordo del MAESTRO
Giugno 1991. Salgo su un volo Milano-Vienna per la partecipazione al primo incontro con il Prof. Rudolf Slavicek, presso la sua Universitá nella capitale austriaca.
Il mio spirito era colmo di attese, di scoprire in quale mondo mi stavo inoltrando. Il gruppo di partecipanti era composto da odontoiatri ed odontotecnici, il tema del corso trattava i concetti di protesi totale. Fin dal primo giorno capimmo che non si trattava solo di protesi totale ma di molto molto di piú, ci stavamo addentrando in un’approfondita conoscenza dell’organo masticatorio.
Il professore, giá da subito, si mostró come una persona di notevole carisma, le lezioni sia teoriche che pratiche scorrevano in modo fluido, noi muniti di telecamera registravamo ogni minuto di esse.
Dopo quattro giorni di corso, ci apparivano chiari i suoi concetti, per cui, al nostro ritorno in patria, ci mettemmo subito all’opera nel procedere secondo quanto imparato, e solo a quel punto ci accorgemmo di aver assimilato in modo parziale le nozioni da lui impartite. Per nostra fortuna avevamo il record audio e video del corso. Rivedemmo passo dopo passo tutto il materiale a disposizione, solo cosí potemmo seguire ed applicare i suoi metodi di lavoro. Ciò si ripeté anche negli anni successivi nell’apprendere i concetti di occlusione sequenziale, la dinamica occlusale, la funzione, e molto altro ancora… centinaia di ore di registrazione…
Il Maestro riusciva a trasmettere concetti complicati in modo chiaro. Certo ci é voluto tempo per assimilarli, ma lui dava sempre conto in modo oggettivo delle sue teorie e dei suoi studi.
Mi preme ricordare, peró, soprattutto l’uomo, sempre disponibile, cordiale nei momenti di pausa, severo il giusto quando teneva lezione.
Un uomo di scienza, che dava poco spazio alla sua vita privata. Lo ricordo ancora quando a fine giornata lasciava l’istituto universitario vestito di pantaloni bianchi e camicia con addosso un impermeabile o un cappotto e si incamminava verso casa, con quella sua tipica andatura un pó claudicante dovuta alla stanchezza per una giornata trascorsa con noi sempre in piedi ad impartire la lezione quotidiana. Ricordo molte sue battute ironiche durante le lezioni, un modo per stemperare l’affaticamento di noi studenti.
Ricordo il suo congedo dall’insegnamento universitario, con una lezione magistrale a cui hanno partecipato molti dei suoi studenti provenienti da diverse parti del globo. Ricordo una frase in particolare che disse al termine del suo discorso: “Ho cercato di darvi gli strumenti e la conoscenza per un migliore approccio alla vostra professione, ma la cosa piú importante che spero di avervi trasmesso é la capacita di ragionare con la vostra testa. Voi siete i medici che devono curare i pazienti. Oggi abbiamo questa conoscenza, sicuramente negli anni futuri molte cose saranno conosciute meglio, molto di quanto conosciamo ora verrá superato. A voi il compito di decidere una diagnosi ed una terapia”. Come tecnico, questa frase la feci anche mia nel mio lavoro.
Buon viaggio PROF.