Parlare di Nicola Pilla è apparentemente facile, in quanto il suo modo di essere e di pensare, sono sempre stati determinati e per questo suo modo di essere il bianco era bianco e il nero era nero. Punto, non c’erano discussioni, questo comunque non significa che non accettasse il confronto e il dialogo, anzi,  lo faceva con estrema onestà intellettuale e una volta convinto della questione la portava avanti con una estrema convinzione. Era veramente un leone, non si arrendeva mai, questo suo modo di essere gli attirava simpatie e nello stesso modo alienazioni. La difficoltà di parlare di Lui, sta nel fatto che riguardo alla sua vita professionale, è stato un grande interprete ed anche un grande regista della storia degli ultimi cinquanta anni. La sua voglia e le sue convinzioni sono riuscite ad attirare intorno a se tanti, tantissimi odontotecnici. La sua  convinzione che il nostro comparto doveva essere unito, ha favorito attraverso dialogo e confronto, una unificazione di diverse sigle, anche con alcune con le quali vi erano dei contrasti. Anche coloro che non condividevano il suo pensiero e il suo modo di essere, avevano comunque un profondo rispetto. Era riuscito con una piccola rappresentanza regionale a farsi accogliere nell’ambito di una Federazione europea della quale ne era divenuto Vice-Presidente. Era riuscito con la sua competenza e fermezza a far conoscere e riconoscere il suo pensiero in campo internazionale. Non c’era organizzazione o rappresentanza con la quale non si sia confrontato. La sua determinazione era proverbiale. Purtroppo però, una serie di malaugurate contingenze, hanno minato la sua salute e da ultimo un nefasto male lo ha definitivamente sconfitto. Sconfitto sì, ma soltanto nel corpo, perché il ruggito del leone era sempre forte e chiaro. Aveva compiuto da pochissimo 91 anni, ma era sempre lo stesso di decenni prima. Non aveva paura di morire, ma soltanto la  preoccupazione di lasciare la moglie, compagna di una vita e la figlia; per il resto era consapevole che il passato era di gran lunga superiore al futuro. Quanto ci sarebbe ancora da dire di lui, ma conoscendolo a questo punto avrebbe detto: “MO’ BASTA”. Non era molto autoreferenziale, anzi.

Molti di noi di FEDERODONTOTECNICA lo conoscevano, ma quello che ha insegnato e lasciato a tutta la categoria, è storia e insegnamenti per il futuro. Un suo cruccio, quasi una ossessione negli ultimi anni, è stata la mancanza di unità di intenti tra le varie rappresentanze. Ha “rotto” le scatole fino alla fine, ma non ha avuto questa soddisfazione. Peccato.

Ciao caro Nicola Pilla, ti auguriamo con tutto il nostro affetto che questo tuo ultimo viaggio ti abbia portato ad incontrare i tuoi amici ,che prima di te ci hanno lasciato.

Riposa in pace.

Ciao